Tra la roccia e il mare, a pochi passi dalla Grotta dell’Annunziata al confine con la Città di Minori, l’antico Convento di San Francesco completa un percorso tra la storia e la religiosità dei maioresi. Nel 1405, “lontano dalle abitazioni, nella falda del monte occidentale di Maiori detto Torre, e vicino al mare, l’Università di Maiori, costruì il convento di San Francesco con sette celle dalla parte di oriente e tre da occidente, con refettorio, cucina piccola, e chiesa pure piccola, con coro ad uso di sette Padri”. Immaginate quindi un luogo lontano dalle attività quotidiane dei maioresi, uno spazio di ritiro e di silenzio interrotto solo dalle voci dei pescatori che nella grotta poco distante mettevano al riparo le loro imbarcazioni. Nel 1435 il monastero fu bruciato e saccheggiato dai turchi di Maometto II e, secondo la tradizione, a sostenere la sua rinascita fu San Bernardino da Siena. La sfortunata storia del Convento è costellata dal ricordo di mareggiate, saccheggi ed eventi tragici a cui però, con grande ostinazione, ogni volta seguì una forte spinta alla ripresa della comunità e del complesso, che si arricchì ogni volta di opere d’arte.
- La chiesa e il convento di San Francesco
La chiesa nelle vesti attuali dal gusto tardo rococò, venne inaugurata nel 1783. Al suo interno, però, si conservano opere memori del suo lungo passato e testimoni delle più importanti e nobili famiglie maioresi. Tra le opere più significative notiamo: la cappella della famiglia Staibano del 1511, la cappella della famiglia Mezzacapo del 1530, il coro in noce del 1537 donato dalla nobile famiglia De Ponte, il mausoleo in marmo della famiglia Imperato del 1587. Molti sono i dipinti dell’ambito di Andrea Sabatini da Salerno e inoltre si conserva una stupenda composizione fiamminga del XV sec sul tema del “Calvario”. Il convento conserva molte altre opere tra cui interessanti copie antiche di grandi maestri come Vasari, Tiziano e Pietro da Cortona.
Il convento di San Francesco ospita ancora oggi una piccola comunità di frati francescani e una casa religiosa di accoglienza. Una passeggiata negli ambienti più nascosti del convento come la miracolosa fonte di San Bernardino, il chiostro e l’antica e silenziosa biblioteca potrebbe donarvi un momento di pace e serenità a pochi passi dal fermento cittadino.
Sono prenotabili escursioni e visite personalizzate, previa richiesta per gruppi di almeno 5 persone.
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